Immaginate questo: ogni cosa nell’universo si muove sempre alla velocità della luce. È una delle verità fondamentali della relatività ristretta. Ma attenzione: non significa che stiamo tutti sfrecciando nello spazio a 300.000 km/s. Piuttosto, ci stiamo muovendo a questa velocità nello spazio-tempo, un concetto che combina sia lo spazio sia il tempo in un’unica entità.
La relatività ci dice che la velocità con cui ci muoviamo nello spazio-tempo è sempre costante ed è esattamente la velocità della luce. Ma questa velocità può essere “spesa” in due modi: o per muoverci attraverso lo spazio oppure per avanzare nel tempo. Se restiamo fermi nello spazio, utilizziamo tutta la nostra velocità per muoverci nel tempo. Questo significa che percepiamo il tempo come scorrere normalmente.
Ma cosa succede se cominciamo a muoverci nello spazio? Parte della nostra velocità nello spazio-tempo viene usata per il movimento spaziale, lasciandoci meno velocità disponibile per “muoverci” nel tempo. Questo fa sì che il tempo per noi rallenti. In altre parole, più ci muoviamo velocemente nello spazio, più lentamente scorrono i nostri secondi. È il cuore della relatività ristretta: la velocità combinata del nostro movimento nello spazio e nel tempo è sempre esattamente quella della luce.
In sintesi, quando ci spostiamo nello spazio, sacrifichiamo parte della nostra “velocità temporale”. Questo è il motivo per cui il tempo passa più lentamente per un oggetto che si muove velocemente rispetto a uno che è fermo. L’essenza della relatività è proprio questa: tutto si muove sempre alla velocità della luce nello spazio-tempo, ma come distribuiamo questa velocità tra spazio e tempo determina la nostra esperienza del mondo.